DIRITTO CONDOMINIALE
- 25 Luglio 2024
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La Corte di Cassazione ha chiarito ulteriormente le intricate questioni legate alla validità delle delibere condominiali relative alla ripartizione delle spese.
Secondo la recente ordinanza n. 20568/2024, una delibera assembleare che modifica i criteri di ripartizione delle spese stabiliti dalla legge o da un accordo unanime dei condomini è nulla. Questo perché l’assemblea, in tal caso, esorbita dalle proprie competenze, assumendo un potere che non le spetta.
La differenza tra nullità e annullabilità
La Corte ha sottolineato la distinzione tra nullità e annullabilità delle delibere. Mentre la nullità è una sanzione più grave e può essere rilevata in qualsiasi momento e da chiunque, l’annullabilità è una sanzione meno severa e deve essere fatta valere entro termini specifici.
Una delibera che viola i criteri di ripartizione delle spese nel caso concreto, senza modificarli in via generale, è annullabile. In questo caso, l’assemblea ha semplicemente applicato in modo errato i criteri esistenti.
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