APPROPRIAZIONE INDEBITA
- 24 Luglio 2024
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Con la sentenza n. 27747 dell’11 luglio 2024, la Corte di Cassazione ha fatto chiarezza sul momento in cui si perfeziona il reato di appropriazione indebita di somme di denaro da parte di un amministratore di condominio.
La Corte ha stabilito che il reato di appropriazione indebita si consuma al momento della cessazione della carica da parte dell’amministratore. Questo perché è in tale momento che, in assenza della restituzione dei fondi ricevuti durante la gestione, si verifica con certezza l’appropriazione indebita dei fondi stessi.
Il ragionamento della Corte è in linea con un precedente pronunciamento (Sentenza n. 19519 del 15 gennaio 2020). In tale sentenza, la Corte aveva osservato che, data la natura fungibile del denaro, l’amministratore potrebbe teoricamente reintegrare i fondi del condominio con altre somme fino alla fine del suo mandato. Tuttavia, una volta cessato il mandato dell’amministratore e non restituiti i fondi sottratti, il reato di appropriazione indebita si perfeziona definitivamente.
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